JB Festaz

La storia

La storia dell’Azienda Pubblica di Servizi alla persona J.B. Festaz ha origini molto lontane. È su iniziativa di Jean Boniface Festaz, Tesoriere del Ducato di Aosta, che nel 1657 nacque L’Hospice de Charité che prese il suo nome. Il giovane notaio, mettendo a disposizione la sua casa di Aosta, fondò un ospedale-ospizio per rispondere ai bisogni dei poveri di Aosta, sempre più numerosi dopo l’epidemia di peste del 1630.

Fin dalla sua fondazione, l’Hospice de Charité ha soccorso i più bisognosi tra i poveri, i malati, le persone con gravi disabilità del corpo e dell’anima e accolto un infinito numero di pellegrini, girovaghi, mendicanti, soldati feriti e bambini abbandonati con carità cristiana. La comunità valdostana è sempre stata il suo più grande sostenitore, grazie all’importante supporto in donazioni e volontariato.

L’Hospice ha saputo nel tempo rispondere alle esigenze che di volta in volta si presentarono diventando anche una scuola e un sostegno alla formazione lavorativa: da corsi di apprendimento per sarti a scuola di agraria o di filatura, quest’ultima rivolta alle giovani ricoverate. Ed è proprio grazie al supporto dell’Hospice che la prima levatrice della Valle d’Aosta ha conseguito il diploma all’Università di Torino nel 1852.

Nel 1890 la struttura diventa “Istituzione pubblica di assistenza e beneficienza”: la sua forma pubblica rappresenta il dovere delle istituzioni della società civile di prendersi cura dei cittadini che ne hanno più bisogno. Tale connotazione si conferma in tempi recenti, quando nel 2004 il J.B. Festaz acquisisce la definizione istituzionale di Azienda Pubblica di Servizi alla persona.

Si crea così una sinergia tra la Regione, il Comune e la Curia, volta a garantire la tutela della salute degli ospiti e a valorizzare la rete naturale in cui sono inseriti, fatta di amicizie, relazioni e famiglia.

Jean Boniface Festaz - 1657

La Maison J.B. Festaz considera gli anziani delle risorse grazie alle quali arricchire la vita sociale e culturale di tutti i cittadini, attraverso l’incontro e il dialogo continuo tra generazioni diverse.