Tantissime sono le ricerche sugli esiti clinici e psicologici che l’isolamento può avere sugli anziani. In generale si stima che l’assenza di contatti sociali possa favorire nel soggetto di età avanzata l’insorgenza di disturbi psicologici severi, problemi cardiovascolari, neurocognitivi, sensomotori e di demenza.
Le restrizioni imposte per via della diffusione mondiale del Covid-19, quindi, pur essendo necessarie al fine di tutelare la salute dei cittadini più anziani potrebbero arrecare conseguenze spiacevoli ed inaspettate.
Per questo motivo è importante attuare soluzioni efficaci che possano contrastare gli effetti dell’isolamento sulla popolazione senile. Tra i vari strumenti adatti allo scopo vi sono tutte quelle attività che vanno ad arginare il decadimento dello sviluppo motorio e cognitivo già di per sé molto provato dalla vecchiaia.
Una partnership tra Sodexo e l’università di Ottawa Life Research Institute ha dato alla luce uno “studio completo su come i cinque sensi impattano la qualità della vita di coloro che vivono in comunità di assistenza a lungo termine” rilevando che il 94% delle persone, con l’avanzamento degli anni, subisce una riduzione di almeno uno dei cinque sensi. “Considerando questa realtà, lo studio Sodexo-Ottawa ha presentato alcune strategie per la creazione di ambienti attenti alla sensorialità per agevolare le cure rivolte alle persone anziane” come per esempio l’utilizzo di colori accesi per rendere più individuabili determinate aree della casa di riposo oppure l’apertura di una zona della cucina al fine di aiutare gli ospiti a mantenere un olfatto sviluppato.
La stimolazione della mente risulta quindi essenziale, poiché la presenza di odori ed immagini con particolari caratteristiche permette di mantenere attivi i sensi, ricreando emozioni positive in grado di evocare ricordi e sensazioni piacevoli necessari al superamento di una condizione di emarginazione ed al mantenimento di un benessere generale.